Accattone

Regia: Pier Paolo Pasolini
Cast: Franco Citti, Franca Pasut, Silvana Corsini, Paola Guidi, Adriana Asti, Romolo Orazi, Massimo Cacciafeste, Adriano Mazzelli
Distribuzione: Cineteca Di Bologna
Genere: Drammatico
Data uscita: 2020-08-26

"Dopo due romanzi ambientati nelle borgate romane, Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), Pier Paolo Pasolini iniziò a lavorare a un terzo, Il Rio della Grana, ma lo lasciò incompiuto e preferì continuare a raccontare quel mondo con il cinema. Esordì nella regia con un film incentrato (come il secondo romanzo) su una storia individuale ma dove alla dimensione di bildungsroman che caratterizzava i due libri, subentrò la narrazione dell'oscuro malessere di vivere che segna come un destino tragico un 'ultimo uomo', Vittorio detto Accattone, un lenone privo della volontà e del cinismo di esserlo fino in fondo. La diversità di Accattone rispetto agli altri papponi di borgata è descritta da Pasolini senza idealizzare il suo personaggio ma lasciandogli tutte le sue contraddizioni più stridenti e inconciliabili, nel quadro calcificato e bruciato dal sole di una borgata chiusa come un carcere. La fotografia di Tonino Delli Colli, che seguì fedelmente le intenzioni del regista debuttante, ha un bianco e nero fortemente contrastato che imprime al film una dimensione funebre, particolarmente evidente nella bellissima sequenza del sogno dove Accattone immagina di assistere al proprio funerale e chiede al becchino di farsi scavare la fossa al sole. L'inconscia corsa del protagonista verso la morte è continuamente prefigurata da episodi anticipatori (un pericoloso tuffo nel Tevere, uno svenimento all'osteria, tre violente scene di lotta, un pestaggio, l'immersione del volto fradicio nella sabbia, che lo trasforma in una maschera mortuaria etc.) e assurge a paradossale, trasgressiva via crucis laica, sottolineata dall'uso di una musica sacra (la Passione secondo Matteo di Bach).


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